Rivoluzione nell’esame di teoria per la patente. A Verona nel 2020 bocciati 1 su 3

Rivoluzione nell’esame di teoria per la patente.

Rivoluzione da oggi, 20 dicembre, per l’esame di teoria per la patente: i cambiamenti riguardano i test per il conseguimento della patente A1, A2, A, B1, B e BE. Dal 20 dicembre cambia infatti la modalità di svolgimento della prova teorica, con il nuovo esame che sarà ridotto: si passerà da 40 a 30 domande da svolgere in un tempo massimo di 20 minuti (adesso sono 30 minuti) e fino a tre errori (attualmente sono 4). Per il numero di errori consentiti al fine di superare l’esame si manterrà sempre il rapporto del 10% rispetto ai quiz.

Più facile? Più difficile? Si vedrà. Nel frattempo AutoScout24 ed Egaf edizioni hanno simulato un test attraverso una survey di 20 quiz emanati dal Ministero agli utenti che hanno ottenuto la patente B da oltre 5 anni. Considerando in rapporto un massimo di due errori per superare il test (10% rispetto ai quiz), il risultato è sorprendente: pur non trattandosi di una bocciatura completa, dato che gli utenti hanno risposto in media correttamente a 16,7 domande su 20 (la media nazionale è di 16,4), solo poco più di un veneto su dieci (10,4%) oggi supererebbe l’esame a pieno titolo.

Insomma, l’esame di teoria si conferma l’ostacolo più ostico per la maggior parte. Nel 2020 35.673 cittadini veneti hanno superato l’esame di guida e ottenuto la patente B, pari all’82,6% di tutte le persone che hanno sostenuto i quiz. Ma la guida è solo la fase finale del test; prima bisogna infatti superare la teoria, dove gli idonei nella regione si fermano al 72,5% (il 27,5% non lo è), un dato superiore alla media nazionale (70,2%). Tra le province, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra a Belluno (33,1%). Seguono Verona (31%), Rovigo (29,2%), Venezia (28,7%), Padova (27,7%), Treviso (24,8%) e Vicenza (23,6%). Gli errori più frequenti? Segnaletica, limiti di velocità e precedenza agli incroci.

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