Rapporto Gimbe, crollo di ricoveri e terapie intensive. Però mancano vaccini

Rapporto settimanale Gimbe: crollo di ricoveri e terapie intensive.

Il monitoraggio settimanale della fondazione Gimbe conferma, nella settimana 19-25 maggio, la riduzione di nuovi casi (-29,5%) e decessi (-17,4%) che si accompagna a un crollo di ricoveri e terapie intensive, grazie alle elevate coperture vaccinali degli over 70. scende ulteriormente l’incidenza in tutte le regioni, sia per ridotta circolazione del virus, sia per un calo delle persone testate:  -25% in due settimane. Sul fronte vaccini 3,7 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione sono ancora senza copertura. Irrealistica la consegna delle 42,6 milioni di dosi previste entro fine giugno.

“Per la decima settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – continuano a scendere i nuovi casi settimanali, in parte per la ridotta circolazione del virus, come documenta la riduzione del rapporto postitivi/casi testati, in parte per la crescente diminuzione dell’attività di testing». Rispetto alla settimana precedente, infatti, si registra un calo del 12,2% di persone testate (-69.010) e del 24,9% rispetto a due settimane fa (-165.241). Su tutto il territorio nazionale si confermano trend in riduzione e in 8 Regioni (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Sardegna, Umbria e Veneto) l’incidenza settimanale dei casi è inferiore a 50 casi/settimana per 100.000 abitanti”.

Ma in questo quadro positivo, resta il nodo vaccini: “Negli ultimi venti giorni – spiega il presidente – le consegne si sono attestate su valori inferiori a 3 milioni di dosi/settimana: considerato che mancano 5 settimane al termine del 2° trimestre, per rispettare le forniture previste dal Piano vaccinale entro fine giugno mancano ancora 42,6 milioni di dosi. Seppure 8,5 milioni di dosi sono attese per i prossimi giorni, è irrealistico disporre di tutte le dosi previste per tre ragioni: le consegne irregolari da AstraZeneca, le pochissime dosi consegnate da Johnson & Johnson che ha annunciato ulteriori ritardi, la mancata presentazione ad Ema della la domanda di autorizzazione condizionata al commercio da parte di CureVac (oltre 7,3 milioni di dosi)”.

In Veneto la situazione degli ospedali continua a migliorare: la percentuale di occupazione di posti letto sia in area non critica che in terapia intensiva è al 7%, mentre la variazione dei nuovi casi è scesa del 37% rispetto alla settimana precedente.

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