Prezzi benzina e diesel, taglio di 25 centesimi fino a fine aprile. Ma per la Cgia di Mestre “si poteva fare di più”

Deciso il taglio ai prezzi di benzina e diesel.

Caro benzine e diesel, il governo ha deciso: il taglio del prezzo della benzina e del gasolio alla pompa sarà di 25 centesimi. Fino alla fine di aprile. Insomma, il taglio delle accise sul prezzo dei carburanti per frenare la corsa dei beni energetici sarebbe di un solo mese. Le coperture saranno recuperate con la tassazione degli extraprofitti realizzati in questi ultimi mesi dalle aziende produttrici di energia. 

Il decreto prevede che “al fine di compensare le maggiori entrate dell’imposta sul valore aggiunto rispetto all’ultima previsione, derivanti dall’aumento del prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio, a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e fino al trentesimo giorno successivo alla medesima data di pubblicazione, le aliquote di accisa del gasolio, della benzina e del Gpl ad uso carburazione sono ridotte di 85,16 euro per 1000 litri”.

Con la riduzione di 25 centesimi del prezzo alla pompa, la benzina è destinata a scendere da 2,18 a 1,93 euro al litro e il gasolio per autotrazione da 2,16 euro al litro a 1,91. L’operazione dovrebbe costare attorno agli 800 milioni di euro. 

Troppo poco, a sentire la Cgia di Mestre: “Bisognava avere più coraggio.  Riducendo, ad esempio, del 50 per cento le accise su benzina e gasolio per autotrazione, portandone così il prezzo alla pompa rispettivamente a 1,74 e 1,78 euro al litro.  Il costo per le casse pubbliche sarebbe stato sicuramente importante, almeno 1,5 miliardi di euro al mese, ma necessario per alleggerire con forza i costi che stanno mettendo in grossa difficoltà i bilanci di tantissime famiglie e altrettante imprese”.

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