Truffa dei finti sordomuti e tentata rapina alla Decathlon di Villafranca

Villafranca, quattro denunciati per la truffa dei finti sordomuti alla Decathlon di Villafranca.

La truffa dei finti sordomuti alla Decathlon di Villafranca si trasforma in tentata rapina e violenza a pubblico ufficiale, in quattro finiscono nei guai. E’ successo lo scorso sabato 25 novembre: tre soggetti di circa 30 anni, di nazionalità rumena, e una 28 enne moldava, senza fissa dimora, si sono presentati alla Decathlon di Dossobuono. Una volta entrati, utilizzando falsi moduli con il simbolo dell’Unione Europea e di associazioni per la tutela dei diritti delle persone diversamente abili, hanno subito cercato di ottenere offerte simulando di essere affetti da sordomutismo. Non accontentandosi però di pochi euro ma chiedendone almeno 20.

Inizialmente sembrava tutto regolare, anche grazie all’utilizzo di falsi moduli, in italiano e inglese. In realtà le somme donate dai cittadini sarebbero finite nelle tasche dei truffatori, che in quel modo si appropriavano anche dei dati sensibili che le vittime scrivevano sui moduli, regolarmente firmati. I dipendenti del negozio Decathlon, una volta accortisi della loro presenza, hanno contattato la polizia locale di Villafranca.

La tentata rapina.

Nel frattempo a seguito di una discussione con un cliente del negozio che si rifiutava di dare i 20 euro richiesti una donna del gruppo dei truffatori cercava di prendere, strattonandolo, il portafoglio dall’interno della giacca. Alla resistenza del malcapitato la donna lo aggrediva e si allontanava velocemente. Al momento di uscire la guardia giurata presente all’ingresso li fermava ma questi lo aggredivano e dopo averlo colpito con pugni e sputi si allontanavano.

In contatto con la polizia locale il direttore del negozio forniva il modello dell’auto e la targa dei quattro che si stavano allontanando. Il veicolo è stato fermato in un paese della provincia dopo 20 minuti dalla loro fuga. Gli accertamenti condotti hanno poi permesso di riscontrare che non si trattava affatto di benefattori. Né i quattro erano affetti da alcuna patologia, bensì truffatori seriali, gravati da denunce specifiche. Sono stati quindi denunciati a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, truffa e tentata rapina in concorso.

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