Cosmopoliti e ben inseriti nel mondo del lavoro: identikit dei laureati all’università di Verona

Studiare all’università di Verona: un investimento sul futuro. Presentati i dati occupazionali del nuovo rapporto Almalaurea.

Pienamente soddisfatti dall’esperienza universitaria, cosmopoliti e facilmente inseriti nel mondo del lavoro, questo l’identikit dei laureati e laureate all’università di Verona, secondo l’annuale rapporto del consorzio Almalaurea, presentato il 16 giugno nel corso del convegno “Integrazione dei dati e potere informativo. Dalla formazione al mondo del lavoro”, che si è tenuto all’università di Bologna.

Il rapporto di Almalaurea ha preso in esame il profilo di circa 300 mila laureati del 2021 di 77 università e la condizione occupazionale di 660 mila laureati di primo e secondo livello del 2020, 2018 e 2016, provenienti da 76 università, contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

I laureati nel 2021 dell’Università̀ di Verona coinvolti nel XXIV rapporto sul profilo dei laureati sono 5128, l’indagine sulla condizione occupazionale, invece, ha riguardato complessivamente 7959 laureati.

Corsi di studio con una forte connessione con le imprese del territorio.

Ottimi come sempre i dati relativi al tasso di occupazione, l’83,8% delle laureate e laureati triennali scaligeri ha già trovato un lavoro a un anno dalla laurea, dato molto superiore alla media nazionale (74,5%) e anche alla media veneta (79,3%), con una retribuzione mensile media di 1413 euro, contro i 1340 euro di media nazionale e i 1360 euro della media veneta. I laureati e le laureate magistrali all’ateneo di Verona, a un anno dal titolo, sono occupati nel 78,6 % dei casi, dato che sale all’88,9 % a cinque anni dalla laurea, in linea con la media nazionale e regionale, e dichiarano uno stipendio medio mensile di 1642 euro.

“È motivo di orgoglio per me e per tutto l’ateneo il risultato raggiunto dall’università di Verona in termini di occupabilità dei propri laureati”, commenta il rettore Pier Francesco Nocini. “Si tratta di una ulteriore conferma della qualità dei nostri percorsi formativi che vantano una sempre più forte interconnessione con il sistema territoriale e delle imprese. Un risultato che premia un lavoro di squadra fortemente orientato ad ampliare e rafforzare l’offerta didattica, ma anche attento a migliorare i servizi per l’orientamento in uscita e di relazione col mercato del lavoro, specificamente volti ad accrescere il grado di occupabilità delle nostre laureate e dei nostri laureati”.

L’89,9% dei laureati si dichiara soddisfatto.

A concorrere al raggiungimento di questi ottimi risultati, l’alta percentuale di tirocini formativi, che favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro, con il 77,9% degli iscritti che ha svolto tirocini durante gli studi universitari. Laureate e laureati dell’ateneo veronese si aprono anche volentieri al mondo, con il 23,4% dei dottori magistrali che ha compiuto un’esperienza di studio all’estero, Erasmus in primis.

Per tutte queste ragioni l’università di Verona è stata promossa a pieni voti dai suoi laureati: l’89,9% di loro si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso, dato ulteriormente in crescita rispetto allo scorso anno, quando il dato di soddisfazione di ragazze e ragazzi era già all’89,5%.

Note sull'autore