Sbancamenti a Monte Cucco, il rapporto: “Distrutti la metà dei muri a secco”

Verona, il rapporto del comune sugli sbancamenti di monte Cucco.

“Eliminazione del 50% dei muri a secco presenti originariamente; modifica del regime idraulico dell’assetto idrogeologico e trasformazione significativa del paesaggio preesistente”: a parlare è il rapporto della Polizia locale di Verona sugli sbancamenti a Monte Cucco, relativo a “opere edilizie e lottizzazioni abusive – maggio 2021”. Un rapporto che manda su tutte le furie Michele Bertucco, consigliere comunale di Sinistra in Comune.

“Non sono pochi né di poco conto gli abusi rilevati dai vigili urbani di Verona su Monte Cucco – è il commento di Bertucco – che hanno portato alla sospensione dei lavori sull’area, dopo la segnalazione dei cittadini. Altro che “tanto rumore per nulla” come ebbe a commentare l’assessore competente Bassi al tempo dell’annuncio della manifestazione pubblica da parte dei cittadini e del padri del Monastero”.

“Qui – continua Bertucco – c’è materiale più che sufficiente per aprire una seria riflessione sull’incapacità del Comune di tutelare il paesaggio. Si può tranquillamente partire dalla mancata approvazione per il Parco delle Colline (così come per il Parco dell’Adige e quello delle Mura e dei Forti) dei piani di gestione e dei piani ambientali, strumenti indispensabili per attuare quella protezione scritta negli atti fondativi. Sono ormai 15 anni che si attendono, quando vuole tardare ancora l’amministrazione comunale veronese? Non può essere che per distrazione, incapacità o incompetenza, i cittadini si sostituiscano sempre alle amministrazioni locali che sembrano più impegnate a cementificare il territorio che a tutelarlo”.

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