Carriere alias e congedo mestruale: la campagna degli studenti di Verona

“Chiamami col mio nome”: la Rete degli studenti medi di Verona chiede carriere alias, congedo mestruale e supporto psicologico nelle scuole.

La Rete degli studenti medi di Verona si è presentata davanti al Liceo artistico Nani-Boccioni per lanciare la campagna “Chiamami col mio nome”, che ha l’obiettivo di introdurre in ogni istituto carriere alias e congedo mestruale, così come un ripensamento totale degli attuali percorsi di formazione, supporto psicologico ed educazione sessuale offerti e proposti sui banchi di scuola. I ragazzi avevano cartelloni e striscioni con il nome della campagna e lo slogan “per una scuola che ci tuteli”.

“Siamo davanti alle scuole del Veneto per dare voce a tutte quelle persone che sentono il bisogno di un cambiamento all’interno dei propri istituti, in grado di farli sentire più liberi ed invogliati a passare il proprio tempo nelle aulee” dichiara Enrico Todesco coordinatore della Rete degli studenti medi di Verona.

“Una campagna che cerca di garantire un benessere psicologico nelle scuole”.

“Siamo noi i primi a far parte della comunità studentesca e teniamo attivi costanti contatti e dialoghi con studenti e studentesse, vediamo come l’introduzione di queste misure in alcune scuole, in cui già i rappresentanti sono riusciti a raggiungerne l’approvazione, abbia creato una migliore situazione per diversi studenti o studentesse che ne usufruiscono e pensiamo questo sia uno stimolo sufficiente ad ascoltare le nostre richieste” continua “l’elemento degli specchi richiama proprio il tema del riconoscimento e dell’immagine, di come ci percepiamo, come ci percepiscono gli altri, come stiamo con noi stessi.

Questo elemento ci permette di rifletterci, guardarci e conoscerci, ci è sembrato funzionale a rappresentare il senso stesso di una campagna che cerchi di assicurare un benessere psicologico e un riconoscimento maggiore nei luoghi del sapere. Esortiamo presidi, consigli d’istituto e istituzioni a prestare attenzione ai propri studenti anche servendosi di questi mezzi, necessari ed urgenti”.

Note sull'autore