Quadro “veronese” esposto alla Gam diventa protagonista in tivù

La Meditazione di Francesco Hayez, quadro esposto alla Gam di Verona, protagonista della trasmissione di Corrado Augias su LA7.

Quadro “veronese” esposto alla Gam protagonista in tivù: la Meditazione di Francesco Hayez, 1851, fra le opere icona della collezione della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Musei civici di Verona, è stata ieri fra i quadri protagonisti nella trasmissione La Torre di Babele di Corrado Augias su LA7, in dialogo con lo scrittore Antonio Scurati.

Nato come messaggio sovversivo di libertà in una Milano controllata dagli austriaci, il dipinto è stato citato durante la trasmissione come uno dei simbolo della Patria, rappresentativo dei valori risorgimentali. L’opera è attualmente in prestito, visibile all’interno del percorso espositivo della mostra ‘Hayez. L’officina del pittore romantico’ alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino fino al 1° aprile 2024.

Dipinto, storia e significato.

Hayez, l’artista “capo della scuola di Pittura Storica che il pensiero Nazionale reclamava in Italia” – come spiega la responsabile delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea Gam di Verona Patrizia Nuzzo – dipinge una fanciulla dalla veste bianca che lascia scoperto un seno. Il suo sguardo intenso, fiero, è diretto verso lo spettatore, ha in mano una croce, simbolo di martirio, sui cui bracci sono incise, di rosso sangue, le date delle cinque tragiche giornate di Milano. Rossa è anche la scritta sul dorso del libro che riporta, a grandi lettere, il titolo profetico ‘Storia d’Italia’. Una storia non ancora compiuta, ma quella bellezza ideale sa ricongiungersi simbolicamente agli ideali del Risorgimento. Quel seno scoperto, esposto, senza esitazioni, in primo piano, rappresenta la resilienza delle giovani generazioni che, nutrite di grandi ideali, sapranno restituire dignità e libertà all’uomo.

La Patria è una donna, madre di un popolo, portatrice di un messaggio più profondo e universale. Non più ‘l’arte per l’arte’ ultimo baluardo dell’individualismo – come afferma Giuseppe Mazzini’ -, ma un’arte che serva la causa risorgimentale, che incarna il sentire di un’epoca ed è in grado di garantire un indirizzo culturale accompagnando il processo di unificazione nazionale.

Note sull'autore