Operazione sicurezza a Verona: task force interforze in zona stazione

Operazione sicurezza in zona stazione Porta Nuova a Verona.

Operazione sicurezza in stazione a Verona. A seguito di una settimana di mirati servizi di controllo con l’impiego di circa 200 pattuglie  – e che hanno condotto in pochi giorni all’identificazione di circa 4500 persone, a 20 denunce all’autorità giudiziaria, a 3 arresti e 3 espulsioni dal territorio nazionale già singolarmente eseguite –  è scattata questa mattina l’operazione interforze pianificata dal Questore all’esito del Tavolo Tecnico della scorsa settimana, quando è stata definita la strategia di intervento – d’intesa con il Prefetto e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza – al fine di riqualificare la zona della stazione, in cui – stando all’analisi statistica – negli ultimi sei mesi, dei sessantuno autori dei reati commessi, solo cinque sarebbero italiani.

Sempre in sede di Tavolo Tecnico, ogni settimana saranno monitorati i risultati e confermati ovvero implementati i servizi di ordine e sicurezza pubblica.

L’operazione partita all’alba.

L’operazione sicurezza in stazione a Verona è partita intorno alle 7.30, quando venti uomini della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della polizia locale di Verona hanno fatto irruzione negli edifici abbandonati dello scalo ferroviario di Verona Porta Nuova e hanno trovato sedici persone straniere – tutte sprovviste di documenti – che occupavano abusivamente gli edifici.

Gli agenti hanno così sgomberato gli stabili, i cui locali versavano in pessime condizioni igieniche, e hanno accompagnato i soggetti individuati negli Uffici della Questura, del Comando provinciale dei carabinieri e del Comando della polizia locale, dove sono stati sottoposti a fotosegnalamento.

L’attività interforze è stata condotta non senza difficoltà: uno dei soggetti fermati, in particolare, ha più volte inveito nei confronti di alcuni agenti additandoli con l’accusa di averlo picchiato in passato. A fronte di questo atteggiamento, lo stesso è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale e calunnia.

Dagli accertamenti sull’identità dei soggetti fermati è emerso che 6 erano irregolari sul territorio nazionale: di questi, 3 sono stati espulsi con provvedimento del Questore e ad altri 3 è stato notificato l’ordine del Questore di allontanarsi dal territorio nazionale entro il termine di sette giorni; degli altri, alcuni erano in attesa di pronuncia da parte della Commissione territoriale competente a fronte della richiesta di protezione internazionale; altri, al momento dell’individuazione privi di un regolare titolo di soggiorno, hanno presentato richiesta di asilo non appena tradotti negli Uffici di Lungadige Galtarossa; altri ancora, erano in attesa di rilascio del permesso di soggiorno a fronte di una precedente richiesta di emersione.

Il progetto-sicurezza.

L’intervento di questa mattina si inserisce all’interno di un progetto-sicurezza che muove in direzione di un’implementazione dei controlli in zona stazione – tesi ad individuare aree strategiche lasciate al degrado ed occupate abusivamente da stranieri irregolari – di un rafforzamento dei servizi di controllo del territorio in specifiche zone critiche della città, ma anche dell’impegno a migliorare il dialogo con le comunità straniere e tutte le fragilità sul territorio con il preciso scopo di  porre in essere azioni di miglioramento sociale.

“I dati statistici impongono strategie nell’immediato e nel lungo periodo che vedano le forze dell’ordine al centro di un’attività di prevenzione che deve coinvolgere come protagonisti tutti gli attori che possano contribuire a un miglioramento sostanziale di tipo culturale nella società veronese”, aveva dichiarato all’inizio della settimana il Questore di Verona Roberto Massucci. Pur sottolineando, infatti, che non sia opportuno parlare di “emergenza sicurezza” in città – essendo stato registrato un calo complessivo dei reati del 4% rispetto al 2022 – gli episodi criminosi di cosiddetta “criminalità diffusa” rilevati negli ultimi sei mesi dalle Volanti dalla polizia di Stato sul territorio cittadino testimoniano una significativa recrudescenza di fatti violenti che vedono protagonisti soprattutto giovani ed immigrati.

La collaborazione con l’amministrazione comunale.

Su queste linee strategiche si è strutturata una proficua collaborazione con l’amministrazione comunale proprio per mettere in campo azioni condivise che, nel tempo, possano coniugare la corretta sintesi tra il necessario rigore per la legalità e l’inclusione sociale e culturale.

Proprio in ragione di questo rapporto di amicizia istituzionale, ieri il sindaco Damiano Tommasi ha reso una visita ai poliziotti della Questura ai quali ha voluto augurare personalmente buon lavoro nel difficile compito al quale sono chiamati: “La collaborazione tra le istituzioni e le forze dell’ordine sono alla base della gestione della vita della città e fin da subito, dall’inizio del nostro mandato, la collaborazione con gli enti e le istituzioni preposti all’ordine pubblico e alla sicurezza è stato massimo. L’assessora Stefania Zivelonghi è in costante e quotidiano contatto con le forze dell’ordine, la nostra presenza al Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico della provincia è altrettanto costante. Sicuramente, come già detto dal Questore le attività che si stanno facendo sul territorio sono quelle in linea con le nostre aspettative che sono quelle di ridurre al minimo il disagio e gli episodi che generano insicurezza, soprattutto in zone particolari della città”.

A luglio si partirà con una serie di iniziative dedicate alle comunità straniere dalle quali si auspica una convinta collaborazione.

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