Green pass falsi, pagavano per non vaccinarsi: pioggia di richieste di patteggiamento.
Verona, Green pass falsi: tra fine 2021 e inizio 2022, le persone che non volevano vaccinarsi contro il Covid avevano scelto una scorciatoia illegale e hanno pagato un medico.
Il dottore in questione è Michele Perini che secondo le indagini, ha ricevuto da circa mille persone, la somma di 300 euro per ottenere il certificato, senza fare davvero il vaccino. In mezzo a queste persone ci sarebbero infermieri, poliziotti, insegnanti e non solo, che all’epoca avevano bisogno del Green pass per andare a lavorare.
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Udienze.
Ora però per 283 di loro le cose si mettono male: sono finiti davanti a un giudice. Molti sono accusati di reati gravi, come aver usato documenti falsi. Alcuni, rischiano anche l’accusa di corruzione, perché hanno pagato il medico per farsi registrare come vaccinati quando non lo erano.
Durante l’udienza del 9 aprile i loro avvocati hanno sollevato molti dubbi: per esempio che le leggi sul Green pass non erano giuste, perché trattavano in modo diverso le persone in base all’età o al lavoro.
La prossima udienza sarà il 12 giugno. Quel giorno si deciderà anche se accettare le richieste di patteggiamento, cioè accordi tra imputati e Procura per ricevere una pena ridotta.
Pene.
Le pene proposte per chi ha ammesso le proprie colpe vanno da 4 a 6 mesi, con la sospensione della pena (quindi senza andare in carcere). Ma per alcuni potrebbe andare peggio, fino a quasi 4 anni, soprattutto per chi ha avuto un ruolo attivo nel trovare clienti per il medico.
Inoltre, sia il Ministero della Salute sia la Ulss 9 si sono costituiti parte civile nel processo, chiedendo un risarcimento. Infatti, le dosi di vaccino che risultavano usate venivano buttate, mentre altre persone restavano senza.
