Verona, le continue aggressioni finiscono in Parlamento: interrogazione al ministro dell’Interno

Aggressioni a Verona, interrogazione parlamentare di Nicola Fratoianni.

Le continue aggressioni che si sono ripetute a Verona nelle ultime settimane sono finite in Parlamento. A presentare un‘interrogazione al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, è stato il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

Fratoianni ricorda i vari episodi degli ultimi tempi: “Premesso che in questi mesi la città di Verona è ancora teatro di ronde, minacce, aggressioni di chiara matrice neofascista – scrive nell’interrogazione – seguita purtroppo dal silenzio e dall’impunità istituzionale; a Verona si sta evidenziando un aumento degli episodi di violenza da parte di gruppi neofascisti i quali, rivendicando anche il proprio operato sui profili social, di fatto, si sentono legittimati se non vengono immediatamente individuati, perseguiti e puniti; nel quartiere Veronetta, dove risiede la sede di Casapound e Blocco Studentesco, lunedì 7 febbraio 2022 un gruppo di neofascisti ha aggredito un uomo di cinquant’anni residente della zona, la cui colpa sarebbe stata soltanto quella di difendere una donna, provocandogli fratture e contusioni; sabato 22 gennaio 2022, sempre a Verona, in pieno centro storico, un ragazzo è rimasto vittima di un’altra aggressione sempre ad opera di un gruppo neofascista”.

“Si ricorda che, a Verona, il presidente della commissione sicurezza – continua l’interrogazione – è un consigliere comunale attualmente sotto processo per aver fatto un saluto romano durante una seduta del consiglio comunale; occorre sottolineare, inoltre, che sempre la città di Verona è stata protagonista di un omicidio di stampo fascista nel 2008, preceduto da diverse aggressioni, con relative denunce e connesse interrogazioni parlamentari”.

E infine Fratoianni si rivolge al ministro dell’Interno, chiedendo “se sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere affinché, nella piena applicazione della cosiddetta legge Mancino e della cosiddetta legge Scelba, si possa giungere allo scioglimento di tutte le organizzazioni che si richiamano apertamente al fascismo, attuando severe politiche di contrasto alla violenza di stampo razzista e fascista che, attraverso alcuni gruppi, associazioni e movimenti, si stanno in modo preoccupante sviluppando nella città di Verona e in tante altre zone del Paese”.

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