Atv, rivoluzione alle fermate dei bus di città e provincia: pannelli e app “facili”

Verona, restyling dei pannelli informativi alle fermate dei bus Atv.

Atv racconta la sua rivoluzione dei pannelli informativi alle fermate dei bus. “Una comunicazione rinnovata, più leggibile e immediata, fermate subito identificabili, destinazioni più facili da individuare per l’utente”: si presentano così oggi i pannelli informativi presenti alle 1000 fermate dei bus urbani nel Comune di Verona, per effetto del piano di restyling della grafica e dei contenuti condotto da Atv negli ultimi mesi. In fase di completamento sulla rete cittadina, il lavoro è destinato ora ad allargarsi anche all’ambito delle fermate provinciali.

Obiettivo del progetto – al di là dell’aspetto estetico – è stato quello di rendere il più possibile semplice e immediata la comprensione delle informazioni fornite dai pannelli di fermata, che rappresentano per buona parte dell’utenza il primo strumento di orientamento per muoversi sulla rete dei bus Atv.

La nuova grafica dei pannelli Atv.

Da un punto di vista dell’impatto grafico, i nuovi pannelli di fermata si distinguono dai precedenti per una maggiore pulizia, leggibilità e attrattività degli elementi importanti per il passeggero, nonché per l’unificazione del colore di sfondo, ora bianco sia per i pannelli urbani che per quelli extraurbani. Dai numerosi colori che prima identificavano le diverse linee (soprattutto urbane), si è passati all’implementazione di solo tre colori: verde per le linee urbane e suburbane feriali, arancio per le linee urbane e suburbane festive e azzurro per le linee extraurbane.

Come trovare la propria fermata.

Particolare rilevanza e visibilità sono state date sia al nome, sia al codice della fermata, entrambi elementi che, nell’era dei travel planner e delle app dedicate, consentono all’utente di individuare facilmente e univocamente la fermata a cui si intende salire, con tutte le relative informazioni utili. Tramite la app ufficiale di Atv, Ticket Bus Verona, la ricerca effettuata in questo modo consente di consultare immediatamente la situazione in tempo reale delle linee in transito e, all’occorrenza, di pianificare comodamente e in autonomia il resto del viaggio. Un po’ come se, ora, ogni fermata fosse dotata di un pannello elettronico a messaggio variabile.

Indicazione del capolinea.

La novità più importante, strutturalmente parlando, riguarda la scelta di rimuovere i dettagli dei percorsi di ogni linea riportata nel pannello in favore della sola indicazione della destinazione finale. Il capolinea, o i capilinea, vengono indicati esattamente con il nome riportato anche sul display frontale e laterale dell’autobus per dare un inequivocabile segnale al passeggero che si trova nella giusta direzione. Il dettaglio del percorso, non più presente sul pannello, è ora valorizzato nel quadro orario, che, essendo posto ad altezza vista, è facilmente consultabile.

Identificazione delle fermate.

Parte fondamentale del progetto è quella della nuova denominazione delle fermate. I criteri di nomenclatura hanno attribuito maggiore importanza ai punti di riferimento di particolare attrattiva o interesse pubblico (Ospedale Maggiore, Portoni Borsari, Porta Vescovo, Università, ecc.), più spesso utilizzati in modo da rendere le fermate facilmente riconoscibili ed individuabili. I numeri civici, prima utilizzati in maniera massiccia, sono stati quasi interamente messi da parte in favore di un accessibile sistema che usa le lettere dell’alfabeto per identificare in maniera univoca i due elementi di una coppia di fermata. Ad esempio, le due fermate di Via XX Settembre più vicine all’università sono state denominate “Via XX Settembre / Università A” e “Via XX Settembre / Università B”. In questo modo, le due fermate sono facilmente identificabili come una coppia, e al tempo stesso, per l’utente sarà semplice determinare a quale delle due fermate aspettare per recarsi nella giusta direzione di marcia, anche consultando le mappe di Google o della app di Atv.

Nel caso di fermate “nodo”, come Porta Vescovo, in cui può essere ancora più complicato per l’utente determinare quale sia la fermata giusta, questo nuovo sistema semplifica ulteriormente la navigazione (“Porta Vescovo A”, “Porta Vescovo B”, “Porta Vescovo C” e “Porta Vescovo D”). Altri esempi di “nodo” sono le fermate di Corso Porta Nuova, Castelvecchio e dell’autostazione di Porta Nuova, in cui la distinzione a marciapiedi già da anni si è dimostrata immediata ed efficace.

Infine, più fermate sulla stessa strada sono identificate anche attraverso i numeri romani, sempre con l’obiettivo che siano univoche. Su una via lunga come Corso Milano, ad esempio, si potrà assistere a una coppia di fermate dai nomi “Corso Milano III A” e “Corso Milano III B”, per poi trovare, alla fermata successiva, una coppia denominata “Corso Milano IV A” e “Corso Milano IV B”. La nuova grafica è già stata applicata nella maggior parte delle fermate del Comune di Verona, e si sta attualmente lavorando per la produzione e l’applicazione alle fermate della rete provinciale.

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