Provincia di Verona, dopo l’accordo si va verso l’elezione di Pasini presidente

Flavio Pasini, sindaco di Nogara, designato candidato unico per il ruolo di presidente della Provincia di Verona.

Flavio Massimo Pasini, sindaco di Nogara, a capo di una coalizione che mette insieme Fratelli d’Italia, Lega e lista civica, è stato designato quale candidato unitario per il ruolo di presidente della Provincia di Verona alle prossime elezioni del 27 gennaio. Sarà lui a succedere a Manuel Scalzotto. L’accordo è stato raggiunto nel corso della riunione di giovedì scorso tra il centrodestra e il sindaco di Verona Damiano Tommasi. 

Soddisfazione per l’accordo raggiunto dal Comitato Damiano Tommasi sindaco: “La soluzione che si profila per la presidenza della Provincia di Verona – una candidatura unitaria trasversale – frutto degli accordi degli ultimi giorni tra le principali forze scaligere va considerata di grande rilievo politico e istituzionale. Il risultato, che sembrava irrealistico a molti osservatori, è stato reso possibile dalla sapiente e tenace regia del sindaco di Verona, che ha anteposto gli interessi del territorio, in una logica di sistema, a quelli di parte. In un contesto politico spesso piegato a logiche particolaristiche e autoreferenziali, le forze del centrodestra veronese hanno riconosciuto le qualità di mediazione di Damiano Tommasi, che ha rinunciato ad una scontata ma improduttiva candidatura di bandiera per favorire una candidatura unica, condivisa da tutte le forze in campo”..

Il via libera del Pd.

Soddisfazione anche da parte del Partito democratico di Verona e del segretario provinciale Maurizio Facincani: “La scelta di dare una svolta alla gestione della Provincia vede il Partito democratico a fianco del sindaco Tommasi e protagonista del percorso che ha portato a questo risultato. Insieme abbiamo individuato le migliori opzioni possibili in un quadro politico chiaramente ancora dominato dal centrodestra – si legge in una nota -. La gestione unitaria che ci aspettiamo dal nuovo presidente dovrà caratterizzarsi per essere vicina alle esigenze del capoluogo in tutte le numerose partite in cui il livello provinciale è chiamato a contribuire. Dovrà inoltre essere vicina a tutti i Comuni veronesi, specialmente quelli più piccoli per i quali l’ente provinciale è spesso l’unico livello di riferimento per la realizzazione di opere e interventi”.

“Il più classico degli inciuci”.

Di tutt’altro avviso invece Massimiliano Urbano, coordinatore di Buona Destra Verona: “Con la designazione di Flavio Pasini a futuro presidente della Provincia, avvenuta attraverso processi sommamente partitocratici, la trasformazione del sindaco è inequivocabile, completa e definitiva. La metamorfosi si è realizzata: da San Francesco a Don Abbondio è stato un attimo. Nelle mani di Pd e Traguardi, che da mesi lo catechizzano, Tommasi perde la verginità e da puro ed immacolato uomo della società civile diviene uno scafato politicante. È infatti ben chiaro che ciò che democristianamente adesso ci viene spacciato come un nobile atto di responsabilità a favore della città è invece il più classico degli inciuci politici. Chi l’avrebbe mai detto…”.

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