Sei boe rosse sull’Adige per ricordare i troppi morti in mare

Verona, comparse sei boe rosse sull’Adige.

Un pensiero per chi è morto in mare cercando una vita migliore, un gesto per ricordare la tragedia di Cutro. Sono 6 le Boe Votive che l’artista Imma Parenti (pseudonimo dell’industrial designer Paolo Perbellini) ha calato sabato 4 marzo, nelle acque dell’Adige alla Antica Dogana di Fiume a Verona, grazie alla collaborazione e disponibilità del Canoa Club Verona e del suo presidente Luigi Stellini.

Sei boe in plastica rossa sormontate da una piccola croce: è un pensiero in ricordo di coloro che hanno perso la vita in mare cercando un approdo lontano da guerre, carestie, disastri ambientali. “A distanza di pochi giorni dall’ennesimo naufragio di migranti nel Mediterraneo – ha detto Paolo Perbellini – ho voluto lasciare sul fiume un’occasione di meditazione per tutti i cittadini che riconoscono queste tragedie e, allo stesso tempo manifestare la partecipazione al dolore dei sopravvissuti che hanno perso i loro cari”.

L’installazione è infatti una metafora discreta ma potente, un omaggio alle vittime del Mediterraneo per mantenere viva la sensibilità e scalfire l’indifferenza che ormai accompagna la terribile cronaca di uno stage straziante e infinita a pochi chilometri dalle nostre coste”, ha concluso. La collocazione di questa installazione è temporanea rimarrà visibile da lungadige Porta Vittoria fino all’8 marzo.

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