Crisanti ammette: “Mi volevano candidare a Verona, ma ho detto di no”

Andrea Crisanti poteva essere candidato alle suppletive per il Senato.

“Nel pieno pandemia mi hanno chiesto di candidarmi a Verona Nord per il collegio suppletivo, a settembre 2020, il Pd e 5S. Ci ho pensato un attimo ma ho detto no, sapevo che la pandemia poteva tornare e volevo fare il mio lavoro”. Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di microbiologia molecolare all’università di Padova.

Crisanti sarebbe stato quindi sul punto di essere candidato senatore di Pd e 5 Stelle alle suppletive di Verona del settembre 2020, quelle che hanno designato il sostituto dello scomparso Stefano Bertacco. Ma all’ultimo la sua candidatura sfumò: quel seggio al Senato se lo aggiudicò Luca de Carlo, di Fratelli d’Italia, che la spuntò sul candidato del Pd Matteo Melotti e sul pentastellato Emanuele Sterzi.

Il figlio di Crisanti, 23 anni, dottorando in astronomia, è invece candidato con una lista civica a Padova che appoggia il sindaco Sergio Giordani. “La sua lista appoggia il sindaco, io non sapevo nulla, Giulio Eugenio non mi aveva detto nulla. Io l’ho saputo ieri sera dai rappresentati di lista”. Crede che abbia fatto bene a candidarsi? “Quello che posso dire – ha detto a Rai Radio1 Crisanti – è che con lui la lista si arricchisce di una persona di grande qualità e rigore morale ”.  

Note sull'autore