Sabrina Brunelli è la Cipi, da imprenditrice di Verona a personaggio dei fumetti

A Verona Sabrina Brunelli è la Cipi, a metà strada tra fumetto e realtà.

Per sapere come una persona possa trasformarsi in un fumetto, bisogna chiederlo a Sabrina Brunelli. Lei è una imprenditrice veronese che mette il cuore in tutto quello che fa. “Per me questo è fondamentale – aggiunge -. Non potrei mai fare qualcosa in cui non credo o nella quale non possa mettere tutto il mio entusiasmo. E’ per questo che ho deciso dopo 26 anni nell’azienda di famiglia, di cambiare lavoro. Non sentivo più di essere in linea con quella attività, e mi stavo spegnendo. E siccome sono una persona vulcanica, non mi sono accontentata di aprire una sola attività: ne ho realizzate tre”.

Chi è la Cipi? “La Cipi sono io – risponde Sabrina -. Quando nel 2018 ho scritto il mio primo libro sulla resilienza ‘Mi piego ma non mi spezzo’, cercavo un modo alternativo per trasmettere il messaggio positivo e resiliente che mi differenziasse dagli altri. Sin da bambina ho sempre amato molto il personaggio di Mafalda’, così ho pensato a un possibile fumetto che mi rappresentasse in quanto credo che il fumetto sia uno strumento ottimale per comunicare i concetti con immediatezza e semplicità”.   

Sabrina aveva ben chiara nella testa l’immagine del suo alter ego: “Avevo persino deciso a un tratto distintivo di colore giallo, il mio colore preferito. Però non sono brava a disegnare, quindi ho cercato su Internet dei fumettisti per proporre la mia idea e ho conosciuto il fumettista veronese Giorgio Espen, che fino dall’inizio si è entusiasmato del progetto, e ha saputo trasformare meravigliosamente su carta quello che in effetti io vedevo già nella mia mente”.

C’è qualcosa che non hai il coraggio di dire e lo fai attraverso La Cipi? “La Cipi sono io quindi le faccio ripetere esattamente i miei pensieri. Direi da questo punto di vista che non mi nascondo dietro la Cipi, ma siamo una a fianco all’altra. Un team perfettamente in sinergia, anche se io sono reale e lei un fumetto”. Per Sabrina Il fumetto è un modo geniale e non sorpassato di comunicare: “Si, perché abbina alla forza dell’immagine, che nella nostra mente arriva in maniera immediata, anche piccole e brevi frasi di testo, e questo lo rende uno strumento perfetto di comunicazione per tutte le età”.

Dove si trova La Cipi? “Sui miei social, oltre che nel libro appena uscito ‘La Cipi e la vita’ . E’ su una linea di t-shirt che ho ideato. Sulla mia pagina Facebook ‘Brunelli Sabrina’, e ha una rubrica tutta sua che si chiama “Yellow Monday” (facendo il verso al Black Friday) dove tutti i lunedi mattina alle 8.30, viene pubblicata una vignetta con una breve frase. Perché ho scelto proprio il lunedi mattina? Perché il lunedì è il giorno generalmente più odiato della settimana e quindi volevo renderlo un po’ più simpatico alla maggioranza delle persone. Per me in realtà il lunedì è invece il giorno più bello di tutti, perché è solo l’inizio di una settimana che solitamente mi porterà tante nuove attività e progetti da seguire.

Sabrina è un caleidoscopio di entusiasmanti idee, e ha molti progetti e sogni da realizzare per le varie attività che segue: “Mi rendo conto, a volte ho la mente che corre talmente veloce, che molti fanno fatica a seguirmi. Io sono così felice di ciò che faccio, che non mi sembra nemmeno di lavorare, e le ore che passo alla scrivania a creare, studiare, informarmi, sono davvero tante. In questo bisogna sapersi gestire e organizzare in modo tale da non trascurare altri aspetti vitali, come i rapporti umani e affettivi, la cura di se e del proprio corpo. Ma ci riesco perché in fondo in fondo ho questa impostazione da ‘ragioniera amministrativa’ a cui piace far quadrare un po’ tutto”.

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