Ospedale di Legnago, l’allarme: “Demolire tutto è uno spreco”

Legnago, il Pd chiede di salvare parte del vecchio ospedale: “Usiamolo per i servizi sanitari del territorio”.

Mentre a Legnago si discute del nuovo ospedale da 210 milioni di euro, il Pd lancia una proposta: “Salvare parte dell’attuale struttura, in particolare l’edificio storico, e destinarla a servizi sanitari e universitari“.

Non siamo contrari alla costruzione di un nuovo ospedale – afferma Alessio Albertini, vicesegretario del Pd Verona – ma è sbagliato demolire tutto, soprattutto ciò che è ancora utilizzabile. Si potrebbero dare risposte immediate ai bisogni del territorio”.

Secondo il progetto dell’Ulss 9, l’attuale ospedale verrà completamente demolito per far posto alla nuova struttura, operativa dal 2030, ma con incognite sui finanziamenti residui, attrezzature e dimensioni reali.

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Proposte.

Albertini avanza quattro proposte per riutilizzare parte del vecchio ospedale.

  • Un polo universitario infermieristico, oggi in spazi “sacrificati”.
  • Un ospedale di comunità, per rispondere alla carenza di strutture per la riabilitazione.
  • Sede unica per gli uffici del distretto sanitario, attualmente dispersi.
  • Una nuova sede per il SerD, oggi in locali ritenuti inadeguati.

“Il nuovo ospedale – aggiunge Albertini – pare sarà più piccolo del precedente, anche se i progettisti dicono il contrario. I dati non sono chiari, così come non è stato chiarito se i livelli occupazionali saranno mantenuti”.

Sul progetto pesano anche dubbi sulla viabilità e sulla mancanza di trasparenza: “I dettagli non sono stati condivisi né con la Quinta Commissione, né con i consiglieri, né con i sindaci del territorio”, lamenta Albertini.

Al suo fianco, i sindacati. Per Giovanni Zanini (Cisl FP), la struttura dovrebbe diventare “una comunità della salute, integrando tutti i servizi territoriali in un unico spazio”.

Antonio De Pasquale (Cgil Fp) teme un taglio dei servizi: “Abbiamo già visto strutture nuove ma senza geriatria, con personale costretto a spogliatoi esterni e senza aule o magazzini”.

Marco Bognin (Uil Fpl) richiama l’urgenza di investire anche sul personale, non solo sugli edifici: “Serve un piano serio di assunzioni, stabilizzazioni e valorizzazione delle competenze”.

Anche dal Comune di Legnago arriva un appello alla partecipazione. “Questa è un’opera strategica – afferma il consigliere Diego Porfido – ma serve coinvolgere le amministrazioni locali, che non devono essere spettatrici ma protagoniste delle scelte”.