Frasi da inserire o evitare nel CV: ecco quali e perché

E’ chiaro: il tuo obiettivo, quando cerchi di ottenere un nuovo lavoro, è inviare un curriculum brillante. Ma quando realizzi il tuo CV, spesso potresti trascurare un fatto molto importante: esso deve presentarsi con determinate frasi senz’altro da includere, e determinate frasi invece da escludere categoricamente. Non conta soltanto la grammatica che usi nel CV: conta anche tutto il resto, ossia il contenuto in senso stretto, quello che trasmetti ai recruiter tramite ciò che scrivi. Per questo motivo, nella realizzazione di un curriculum vitae devi tenere in forte considerazione anche tale aspetto.

Qui di seguito ti elenchiamo alcune frasi da inserire nel CV, e altre invece da evitare assolutamente per dare un’ottima impressione nel datore di lavoro e, conseguentemente, aumentare le tue possibilità di convocazione per un colloquio di lavoro.

Parole e frasi da includere: “Obiettivo raggiunto” e “Migliorato”

Un punto di partenza fondamentale da tenere in considerazione è il fatto di dover includere verbi di azione, in tutto il CV. Potresti pensare ad esempio di inserire queste frasi nella sezione dell’esperienza di lavoro pregressa, dato che i recruiter sono interessati in particolare a ciò che potresti offrire nella loro attività lavorativa. Ecco che, in tal senso, una parola come “Raggiunto” potrebbe diventare davvero preziosa: indica in modo rassicurante il fatto che hai raggiunto un determinato obiettivo, o comunque che hai avuto successo e che sei riuscito a portare a termine una task, magari di rilevanza per l’attività lavorativa dell’azienda in cui hai lavorato.

Anche “Migliorato” è un verbo d’azione molto interessante da utilizzare nella scrittura di un curriculum vitae, visto che dimostra un processo di incremento delle tue skills, performance lavorative o comunque qualsiasi altro aspetto di crescita in un contesto lavorativo. In questo caso, oltre a inserire tale parola per spiegare in che senso sei migliorato, potresti anche spiegare la procedura, i metodi e gli strumenti impiegati per migliorare.

“Formato” e “Attività di Mentoring” in riferimento alla gestione di altri lavoratori

Quando ci si confronta con il mondo del lavoro, e con la scrittura del CV, potrebbe non essere sufficiente confrontarsi con sé stessi, ma potrebbe al contrario essere fondamentale mettere in chiaro che hai avuto relazioni di lavoro proficue con altri colleghi. Ecco che, in tal senso, entrano in gioco verbi d’azione come “Ho formato..” oppure “Ho svolto attività di mentoring…”.

Gestire altro personale in un contesto lavorativo è qualcosa di molto importante, nonché una skill fondamentale e richiesta in tante aziende al giorno d’oggi. Scrivere “Ho formato un team di collaboratori all’utilizzo di un nuovo macchinario…” oppure “Ho svolto attività di mentoring per alcuni nuovi assunti, al fine di integrarli nel nuovo contesto lavorativo…” letteralmente brillerà agli occhi del recruiter. Soprattutto se il lavoro per cui ti stai candidando prevede una qualche forma di managing, ossia gestione del personale.

In questi casi, potrebbe essere utile inserire anche altri dati preziosi, ad esempio il numero di collaboratori che hai gestito o per cui hai fatto mentoring. Allo stesso modo, un verbo d’azione come “Ho gestito…” risulterà molto interessante per i datori di lavoro, soprattutto se ti stai candidando a livello dirigenziale o comunque per profili ad alto livello. Potresti ragionare su questi termini insomma: cerca anche altre parole simili, faranno di sicuro risaltare il tuo curriculum.

Parole e frasi da evitare: “Intraprendente” e “Pensare fuori dagli schemi”

Passiamo invece alle parole e frasi da evitare. Partiamo con “Sono intraprendente”. Al contrario di quanto si possa pensare, si tratta di una parola abbastanza vuota, diventata ormai un cliché senza alcun senso pratico. Di solito tale parola viene usata per dimostrare che si è avuta iniziativa in una certa attività lavorativa precedente. Meglio però sostituire con qualcosa di più specifico, come ad esempio un caso pratico in cui ci si è presi la responsabilità per un’attività di lavoro difficoltosa, o qualcosa di simile.

Anche “Riesco a pensare fuori dagli schemi” è una frase ormai usata fin troppe volte nei curriculum e svuotata di ogni senso pratico. Non significa quasi nulla: molto meglio usare anche in questo caso esempi, oppure utilizzare verbi di praticità come “Ho creato”, “Ho sviluppato” in riferimento a progetti, manufatti, siti Web e così via.

“Sinergia”

Lavorare in sinergia” potrebbe in effetti sembrare un termine “colto” ed encomiabile, ma la realtà dei fatti è ben diversa. I recruiter vedono parole come questa non di buon occhio, in quanto significa poco o nulla. Lavorare in sinergia con qualcun altro è senz’altro una cosa molto positiva, ma in che senso hai lavorato “in sinergia”? Specifica piuttosto se hai soltanto interagito per breve tempo, o se hai collaborato con altri reparti in modo costante per diversi mesi. Chiarisci il tutto, non limitarti ad un’espressione banale e vuota.

“Persona di riferimento”

Sei stato una persona di riferimento per alcuni collaboratori, colleghi o reparti? Bene, ma non limitarti ad esprimere in questo termine tale concetto. Anche in questo caso, è da preferire nettamente usare esempi per spiegare in che senso sei stato una figura di riferimento nella tua attività lavorativa. Pensaci bene: gli altri colleghi si riferivano a te grazie alla tua esperienza in un certo ambito? Oppure, ci si riferiva a te perché possiedi abilità di mediazione e di consiglio? Estrapola le tue abilità e inseriscile nel CV come esempi, non come banali frasi fini a sé stesse.

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