Date e norme per il riscaldamento: consigli per un inverno sostenibile

Anche se in ritardo, pure quest’anno è arrivato il freddo. Non deve stupire, considerando che oramai ci troviamo ad un passo dall’inverno, e che le previsioni avevano ampiamente anticipato il clima che caratterizzerà questo dicembre. Dato che il gelo è oramai una realtà nella maggioranza delle città della Penisola, è importante iniziare a informarsi sulle date e sulle norme relative all’accensione del riscaldamento. Il governo ha infatti pubblicato un piano con delle sostanziali modifiche in proposito, che è bene approfondire, insieme ad alcuni consigli per vivere un inverno al caldo, ma al tempo stesso sostenibile.

Date e regole di accensione per i riscaldamenti in Veneto

Il Veneto è una delle regioni più fredde d’Italia, di conseguenza il governo ha scelto di inserirla nel pacchetto delle zone appartenenti alla fascia energetica E. In sintesi, vuol dire che in Veneto si può accendere il riscaldamento dal 22 ottobre, e tenerlo acceso fino al 7 aprile del 2023. Da sottolineare il fatto che la zona E prevede l’accensione del riscaldamento per un massimo di 13 ore giornaliere, mentre non esiste alcuna limitazione per la zona climatica F.

Si tratta di un dettaglio importante da sottolineare, visto che alcuni comuni veneti “sconfinano” rientrando esattamente nella fascia F. Questa regola è applicabile per determinati comuni di montagna, dove le temperature saranno più basse del previsto. Un discorso del genere vale ad esempio per alcuni comuni montani della Lessinia, giusto per fare un esempio concreto. Di contro, riscaldare la casa non significa sprecare energia: nel prossimo paragrafo, dunque, scopriremo insieme come affrontare l’inverno senza rinunciare ad un comportamento sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Come affrontare il freddo invernale in maniera sostenibile

Per prima cosa, è necessario far eseguire la manutenzione degli impianti e della caldaia, per assicurarsi che tutto funzioni come previsto. Ad esempio, una caldaia con meno di 5 anni di vita dovrebbe essere controllata almeno una volta all’anno, non solo per una questione ambientale (riduzione degli sprechi) ma anche per il fattore sicurezza.

Inoltre, si suggerisce di valutare il cambio di fornitore: attualmente, infatti, esistono alcune aziende appartenenti al mercato libero, come ad esempio accendilucegas.it, che propongono contratti sostenibili e attenti all’ambiente, dunque green. In secondo luogo, è il caso di investire in alcune soluzioni votate al risparmio energetico, come le valvole termostatiche, meglio ancora se smart. Naturalmente è importante coibentare la casa per evitare le fughe di calore, e lo si può fare ad esempio installando i cappotti termici, e sostituendo le finestre con modelli termoisolanti.

Poi, è importante utilizzare nel modo corretto i caloriferi: nello specifico, non bisogna coprirli (ad esempio con i panni ad asciugare) né ostacolarli con tende o stendini davanti. Infine, la domotica può diventare un prezioso aiuto per risparmiare energia.

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