Agricoltura, boom di assunzioni a Verona. Ma resta la piaga del caporalato

Verona, boom di assunzioni in agricoltura.

Nel primo trimestre del 2021 boom di assunzioni nell’agricoltura a Verona e provincia. Nello specifico, nel primo trimestre del 2021, nel settore dell’agricoltura i Centri per l’impiego regionali hanno gestito 170 vacancies per 519 posti di lavoro, abbinando 1.838 lavoratori e gestendo 43 assunzioni. Da gennaio 2021 sono stati assunti oltre 21mila addetti nel comparto dell’agricoltura, con contratti a tempo determinato, indeterminato, di apprendistato e somministrazione. Di questi 8.655 solo nella provincia di Verona, risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione avviata tra l’Ente Bilaterale per l’Agricoltura Veronese con Veneto Lavoro e gli Operatori dei Centri per l’Impiego della Provincia di Verona.

Ma ancora troppo spesso rimane da combattere la piaga del caporalato, che la regione Veneto ha messo nel mirino. “Solo attraverso le indagini e i controlli si può realmente affrontare il tema del caporalato e, quindi, difendere lo sviluppo dell’occupazione in un settore, quello dell’agricoltura, che in Veneto vale oltre 3 miliardi di euro – ha detto l’assessore al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan -. Il protocollo di intesa tra istituzioni siglato due anni fa per contrastare lo sfruttamento lavorativo è una delle tante politiche per il lavoro che la Regione del Veneto ha attivato per combattere la piaga del caporalato”.

Già nel 2019 la Regione del Veneto ha siglato un protocollo di intesa con Veneto Lavoro, Agenzia nazionale per le politiche del lavoro, Ispettorato interregionale del lavoro, Inps, Inail, sindacati, associazioni datoriali e rappresentanze delle cooperative del mondo agricolo, che impegnava i sottoscrittori a condividere le banche dati e a fare squadra per prevenire e contrastare fenomeni di sfruttamento lavorativo e pratiche illegali nei lavori agricoli.

“La Regione del Veneto –spiega Donazzan – si è sempre resa disponibile, mettendo a disposizione ogni strumento capace di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta, specialmente nel settore agricolo, promuovendo i servizi offerti dai Centri per l’impiego alle aziende del comparto, per facilitare l’inserimento dei lavoratori, promuovere concrete azioni per rafforzare le condizioni di legalità, di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre a favorire efficaci azioni di informazione e tutela dei diritti dei lavoratori”.

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