Truffata con un finto sms della banca che le svuota il conto: risarcita

Vittima della truffa dell’sms una nota psichiatra di Verona: risarcimento ottenuto grazie ad Adiconsum.

Truffata da un sms che sembrava della banca, con la quale ha un conto da 40 anni, viene risarcita con un rimborso di 41.500 euro. A cadere nella trappola è stata una nota psichiatra veronese, che dopo aver ricevuto un sms e una telefonata da un numero apparentemente riconducibile alla propria banca ha inserito in totale buona fede i dati richiesti. Risultato? Le sono state addebitate tre operazioni di bonifico – mai richieste – pari a 41.500 euro.

I fatti risalgono al dicembre 2021. La donna chiedeva così lumi alla banca, scoprendo di avere il conto corrente completamente svuotato, ma le veniva comunicato che non sarebbe stato possibile recuperare la somma; e che avrebbe potuto ottenere un prestito con un tasso del 10%. A questo punto, la vittima della truffa decideva di avviare un procedimento di reclamo e di mediazione nei confronti della banca.

La professionista si rivolgeva così ad Adiconsum Verona, che presentava ricorso presso l’Arbitro Bancario Finanziario, il quale riconosceva le ragioni della dottoressa. L’Arbitro Bancario ha rilevato infatti come l’accesso sia avvenuto in App, tramite password, ma non vi è stato l’impiego di un dato biometrico o di un OTP dispositiva. Non può dirsi raggiunta, pertanto, la prova dell’autenticazione forte che deve essere fornita dal prestatore di servizi di pagamento. La banca dovrà quindi rimborsare alla vittima della truffa la somma di 41.500 euro.

I consigli ai Adiconsum.

Nel caso ci si dovesse accorgere di operazione bancarie fraudolente sul proprio conto o su quello della propria carta di credito, la procedura da seguire è sempre la stessa:

  • bloccare immediatamente della carta o del conto;
  • presentare una denuncia-querela alla più vicina stazione di pubblica sicurezza (polizia, carabinieri);
  • inviare un reclamo scritto all’emittente la carta o alla propria banca, con la precisazione di disconoscere le operazioni fraudolente rilevate sull’estratto conto e con richiesta di riaccredito immediato delle relative somme sottratte;
  • a fronte di una risposta negativa o di una non risposta da parte dell’intermediario, l’utente ha la possibilità di inoltrare successivamente un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF – www.arbitrobancariofinanziario.it) che provvederà ad esaminare il caso e a fornire una decisione in merito.

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