Rubano 200mila euro di sostanze chimiche dall’azienda dove lavorano per rivenderle online

Villafranca, cinque agli arresti domiciliari per associazione a delinquere finalizzata a furto e riciclaggio.

La mattina del 20 giugno 2023 i carabinieri di Villafranca, hanno eseguito a Villafranca, Povegliano, Castel D’Azzano e Vigasio un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 4 uomini e 1 donna, tutti stranieri e di età compresa tra i 40 e i 54 anni, ritenuti responsabili – a vario titolo – di associazione per delinquere finalizzata al furto e il riciclaggio di prodotti chimici.  

Il provvedimento, scaturito dopo un’indagine avviata nel novembre 2022, a seguito della denuncia di furto di solventi in un’azienda produttrice di composti chimici con sede nel villafranchese, ha consentito di chiarire come gli arrestati, rispettivamente dipendenti e collaboratrice commerciale della ditta:

  • a partire dal gennaio 2022 si sono associati al fine di commettere un numero indeterminato di furti di prodotti chimici dai magazzini aziendali per un danno stimato di oltre 200mila euro;
  • hanno trasformato le sostanze sottratte in detergenti grazie alle competenze tecniche di uno degli indagati;
  • hanno commercializzato i prodotti ottenuti dalla lavorazione su piattaforme di vendita online gestite da società riconducibili a 2 degli indagati.     

L’inchiesta ha permesso di ricostruire un consolidato meccanismo criminale volto a sottrarre i beni dell’azienda da parte dei cinque, che agivano approfittando dei rispettivi ruoli professionali. Gli stessi, pressoché quotidianamente, durante il normale orario di lavoro, accantonavano grosse cisterne contenenti solventi chimici; la refurtiva veniva quindi caricata su un furgone aziendale e portata in un magazzino dove, dopo processi di lavorazione, venivano confezionate ed etichettate taniche di detergenti di piccolo taglio, vendute sul fiorente mercato online.

Il marchio assegnato ai nuovi prodotti era riconducibile a un’azienda con sede legale all’estero mentre le spedizioni gestite attraverso una seconda impresa. Nel corso dell’operazione è stata acquisita documentazione comprovante la spedizione oltre 5.000 prodotti ad altrettanti clienti. E’ stato sottoposto a sequestro preventivo il magazzino in cui erano giacenti 2.000 litri di composti chimici e sono stati sequestrati supporti informatici e documentazione varia.

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