Omicidio-suicidio di San Massimo, l’autopsia conferma la premeditazione

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Quattro i colpi sparati dalla parabellum 9×21 di Patrizio Baltieri contro il fratello Edoardo

Concluso il rapporto del medico legale per l’omicidio suicidio dei fratelli Baltieri avvenuto il 23 luglio in via Brigadiere Piemonte nel quartiere di San Massimo a Verona, il quale ha confermato la premeditazione. Infatti, i colpi sparati da Patrizio Baltieri, fratello maggiore ventottenne, al fratello minore Edoardo, sarebbero quattro e non tre come ipotizzato inizialmente.

Patrizio voleva essere sicuro che Edoardo morisse. Quel giorno ha sparato, con la sua parabellum 9×21, pistola automatica in grado di sparare fino a 15 colpi, due colpi frontali e due alle spalle contro Edoardo. Il proiettile mortale ha colpito il ragazzo al cuore. Infine, Patrizio, dopo aver compiuto quello che progettava almeno da giugno, tempo in cui aveva acquistato l’arma del delitto, si è chiuso a chiave in camera sua e si è sparato un colpo a bruciapelo dritto in testa.

Un triste epilogo per una famiglia già toccata dal dolore nel 2018, quando Leonardo Baltieri, fratello maggiore di Patrizio ed Edoardo, si era spento a causa di una leucemia che non gli aveva lasciato scampo. Adesso i genitori dovranno piangere la perdita di altri due figli, senza conoscerne il reale motivo.

Ora che la Procura ha dato il via libera per la restituzione delle salme ai familiari, i genitori potranno procedere con i funerali, dopo di che, Edoardo e Patrizio, saranno sepolti accanto al fratello Leonardo.

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