Maltempo, a Verona danni per milioni. Stato di calamità per le campagne

Confcommercio e Confcooperative Verona guardano alle conseguenze delle grandinate dei giorni scorsi

Il maltempo sta rovinando le campagne con coltivazioni a pieno campo, ortaggi, frutteti, vigne, ma anche serre e strutture agricole. Grandine di proporzioni smisurate, pioggia e vento forte sono caduti un po’ in tutta la provincia veronese. Ampia la zona colpita che va dall’ovest all’est veronese fino a San Bonifacio. “È difficile ora fare una stima dei danni – dichiara il presidente di Confcooperative Verona Fausto Bertaiola – in quanto questi eventi grandigeni sono spesso a macchia di leopardo anche se quello della notte del 24 luglio sembra essersi abbattuto su una zona molto estesa. Noi siamo inoltre molto preoccupati per le strutture delle nostre cooperative, abbiamo ricevuto segnalazioni di danni dalle nostre stalle, serre e dai magazzini delle nostre op ortofrutticole e dalle nostre cantine, danni alle coperture e agli impianti fotovoltaici.”

Ma anche numerose attività commerciali, locali e campeggi sono rimaste danneggiate dalla grandine. Confcommercio Verona ha svolto nella giornata di ieri una ricognizione tra gli operatori. Dalle prime risposte emerge che i danni maggiori riguardano le strutture esterne dei negozi come dehor, ombrelloni, arredi, cosí come insegne, serramenti, vetri, pannelli solari e fotovoltaici e antenne oltre a danni importanti ai tetti, mentre in alcuni casi si sono registrati allagamenti con problemi ai veicoli aziendali. In tutto si parla di milioni di euro di danni.

SOS Sinistri di Confcommercio

L’associazione ha attivato allo scopo S.O.S. Sinistri, un team di professionisti pronto ad affiancare coloro che hanno subito danni nella gestione delle procedure peritali inerenti sinistri, danni da incendio, eventi atmosferici, furto, atti vandalici, fenomeni elettrici, spargimenti di acqua, allagamenti, responsabilità civile, insomma per tutte le declinazioni di danni assicurabili.

L’intervento della Regione

Nel frattempo la Regione ha chiesto al governo lo “stato di calamità” per quanto riguarda il settore agricolo. “Devono arrivare dallo Stato gli indennizzi promessi, deve essere data risposta a chi ha subito danni e devastazioni. È una fase delicatissima, che voglio definire ‘seconda emergenza’, non meno importante della prima risposta emergenziale. La pragmaticità e l’operatività dei soccorritori e dei tecnici intervenuti sotto le bufere deve essere ripresa, come modello, per chi ora ha il compito di censire i danni, preparare i dossier, trasmettere le richieste di indennizzo dei cittadini e delle aziende colpite. Chiedo, a tutti livelli, che lo sforzo per dare risposte al Veneto sia massimo”, ha detto il governatore Luca Zaia.

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