Fatta a pezzi e gettata nei campi: condanna a 18 anni per l’assassino, che resta libero

L’episodio risale alla fine di dicembre del 2017: Agim Ajdinaj condannato a 18 anni di carcere.

Era la fine di dicembre del 2017, il 29, quando Agim Ajdinaj, albanese di 52 anni, uccise con un batticarne e poi fece letteralmente a pezzi la compagna, Khadija Bencheikh, 46 anni, marocchina, con la quale conviveva a Verona, a due passi dallo stadio Bentegodi. Dopo il delitto, con l’aiuto del fratello Vezir, smembrò il corpo della donna, e ne sparse i resti nelle campagne intorno a Valeggio sul Mincio, nella speranza che ci pensassero i cinghiali a farli sparire.

Per lui in primo grado il tribunale di Verona stabilì una condanna a 24 anni di carcere, 6 per il fratello-complice. In secondo grado ci fu la riduzione a 18 anni, pena confermata ora anche dalla Cassazione, come riferisce il Corriere di Verona. Sentenza definitiva, dunque: respinto il ricorso della difesa. Anche se il 52enne è attualmente fuori dal carcere: arrestato il 5 gennaio del 2018, venne infatti scarcerato nell’aprile 2020 a causa delle sue condizioni di salute. L’uomo è affetto dal morbo di Parkinson, malattia che in carcere non è possibile curare con le specifiche terapie. Agim Ajdinaj è attualmente sottoposto all’obbligo di dimora a Verona.

 

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