Si fanno spedire un bancale di droga con il corriere, nei guai due veronesi

Droga spedita con il corriere: due veronesi smascherati e arrestati.

Si fanno spedire la droga con il corriere, ma vengono smascherati e arrestati. Pensavano che potessero confondersi con gli innumerevoli pacchi che vengono spediti nel periodo natalizio, i due giovani della provincia di Verona che giovedì hanno ricevuto un intero bancale di stupefacenti attraverso un noto vettore di spedizioni, ovviamente del tutto estraneo alla vicenda. I due, un ventiquattrenne di Dolcè e un trentanovenne di Pescantina, entrambi incensurati, sono stati sorpresi dai carabinieri di Caprino Veronese nel piazzale della ditta di spedizioni, a Verona, mentre caricavano sul furgone di uno dei due un pallet sul quale era appoggiato un voluminoso carico imballato, ritirato poco prima. Levato il confezionamento per il trasporto, i carabinieri hanno trovato quattro scatoloni, al cui interno vi erano 10 sacchetti in plastica sottovuoto, contenenti ognuno un chilogrammo di infiorescenze di marijuana. Una scatola conteneva anche tre panetti da un chilogrammo di hashish l’uno.

Gli investigatori stavano tenendo d’occhio da un po’ il giovane di Dolcè, il quale da qualche mese mostrava un tenore di vita decisamente superiore alle possibilità che il suo stipendio da operaio poteva consentirgli. Così, con l’aiuto dei colleghi di Peri, sono state raccolte informazioni sul territorio di residenza del ragazzo e sono stati svolti servizi di osservazione, che hanno fatto emergere frequenti consegne, da parte delle più note ditte di spedizioni, di colli molto voluminosi presso la sua abitazione.

La consegna.

Giovedì scorso, durante uno dei consueti servizi di osservazione, il giovane è stato visto salire sul furgone di un amico e dirigersi con lui verso il capoluogo scaligero. I carabinieri di Caprino Veronese, che avevano deciso di seguire i due uomini, sono stati condotti fino alla sede veronese di una delle più importanti aziende di spedizioni. Qui, una volta constatato che stavano caricando sul mezzo, con l’aiuto di un muletto, un pallet con un carico molto voluminoso e ancora imballato, i militari hanno deciso di intervenire bloccando i due. Una volta aperto il collo, è stata trovata la sostanza ed entrambi hanno ammesso le loro responsabilità, trincerandosi però dietro il più assoluto silenzio.

L’autista del furgone aveva in tasca oltre mille euro in contanti, dei quali non ha saputo giustificare la provenienza, mentre a seguito della perquisizione domiciliare a  casa del giovane di Dolcè sono stati trovati altri due chilogrammi di marijuana, sequestrati anche questi, insieme al denaro, dai carabinieri. I due uomini sono dunque stati arrestati per detenzione di ingente quantitativo di stupefacente in concorso fra loro e su disposizione del pm di turno sono stati associati alla Casa circondariale di Verona Montorio. Lunedì mattina è prevista l’udienza di convalida dell’arresto da parte del Gip del Tribunale di Verona, che dovrà anche pronunciarsi sulle eventuali misure cautelari da adottare.

I carabinieri, intanto, stanno cercando di ricostruire quante spedizioni sono state effettuate con analoghe modalità e, soprattutto, chi fossero i mittenti ed i destinatari finali dell’ingente quantitativo di droga sequestrato, per ora nascosti dietro nominativi di fittizi.  Il solo quantitativo di stupefacente sequestrato nella giornata di giovedì avrebbe potuto fruttare, venduto al dettaglio, oltre 400mila euro.

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