Caprino, doccia fredda per il taglio delle sedute pomeridiane al Centro Dialisi

A Caprino taglio alle sedute pomeridiane al Centro Dialisi: lavoratori in ansia e Fp Cgil chiede un incontro urgente.

Al centro dialisi dell’ospedale di Caprino Veronese, la notizia del taglio delle sedute pomeridiane è stata una doccia ghiacciata. Il centro, con un totale di nove posti attrezzati, ha modificato il proprio programma, eliminando le sedute pomeridiane di lunedì, mercoledì e venerdì.

I pazienti sono stati redistribuiti sui turni mattutini. Ciò potrebbe comportare che parte del personale infermieristico debba trasferirsi al centro dialisi dell’ospedale di Villafranca o essere impiegato in altre mansioni nela stessa struttura di Caprino.

L’emodialisi in Ulss 9 conta 9 posti letto all’ex ospedale di Caprino, 12 all’ospedale di Villafranca; 30 in quello di Legnago e circa 25 posti letto nell’altro grande polo ospedaliero di San Bonifacio. Infine 12 posti letto sono attivi presso l’ospedale privato accreditato di Peschiera.

Le motivazioni.

“Queste non sono voci o timori incontrollati, ma fatti, che come sindacato Fp Cgil Verona ci hanno spinto a chiedere alla direzione un incontro urgente prima che venga messa in atto qualsiasi modifica organizzativa”. Così Simone Mazza, responsabile Sanità del Sindaco dei lavoratori pubblici Fp Cgil Verona.

La scelta di tagliare i turni pomeridiani sarebbe dettata anche da una contingente carenza di medici, ma è chiaro che il rincorrersi delle voci sulla possibile chiusura del centro dialisi una volta eseguito l’intervento previsto dal Pnrr che trasformerà l’ex ospedale di Caprino in una Casa e in un Ospedale di Comunità, ha finito per preoccupare anche i lavoratori” continua. “E stando, appunto, ai fatti – sottolinea – quello che vediamo oggi è una netta riduzione del servizio”.

L’emodialisi è una ‘terapia’ salvavita di cui beneficiano i pazienti affetti da insufficienza renale cronica e acuta, che spesso sono in attesa di trapianto. “Chiediamo pertanto massima chiarezza e trasparenza”, conclude il sindacalista: “La chiusura del servizio di emodialisi all’ospedale di Caprino comporterebbe lo spostamento del personale sanitario verso l’analogo servizio svolto all’ospedale di Villafranca, un cambiamento penalizzante per tutti, lavoratori e territorio. L’unico a beneficiarne sarebbe il privato accreditato”.



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