Il dono si impara in famiglia: mamma, papà e figlie al centro trasfusionale di Bovolone

Donazione speciale a Bovolone per Olga, Paolo e le figlie Benedetta e Noemi. Fidas Verona: “Grazie, la generosità si tramanda”.

Mamma, papà e figlie insieme al centro trasfusionale. È una delegazione speciale quella che si è recata all’ospedale “San Biagio” di Bovolone: un’intera famiglia di donatori ha testimoniato che il dono di sangue e plasma è alla portata di tutti.

Olga Mafficcini, 42 anni, collaboratrice scolastica e mamma di tre ragazze, nonché neo-vicepresidente della sezione Fidas Verona di Bovolone, era alla 26esima donazione di plasma. Al suo fianco, il marito Paolo Signoretto, falegname di 51 anni, ha fatto la sua 42esima donazione di sangue.

In sala, ad accompagnarli, c’erano le figlie, anche loro donatrici. Benedetta, 20 anni, ha all’attivo 4 donazioni. La secondogenita Noemi, 18 anni, ha fatto la sua prima donazione a maggio; è impegnata anche nel direttivo del Gruppo giovani della sezione bovolonese di Fidas Verona. Mancava solo l’ultimogenita, Angelica, undicenne, che deve attendere la maggiore età per poter iniziare.

La donazione spiegata anche ai più giovani.

“Mio marito e io abbiamo iniziato a donare vent’anni fa, appena fidanzati; suo papà Gianfranco aveva affisso sulle pareti di casa il diploma di benemerenza, ricevuto per aver superato le 100 donazioni. Paolo mi disse: “Vuoi che proviamo a donare anche noi?”, ed è cominciata quest’avventura.

Le due sorelle sono l’esempio che donare è facile, anche per i giovani. Parlando con i coetanei, sfatano qualche mito, come quello dei tatuaggi. “Ne abbiamo entrambe e capita di spiegare ai nostri amici che si può donare lo stesso, basta aspettare quattro mesi”, dicono le sorelle Signoretto. “Poi c’è chi ci racconta che ha paura dell’ago, ma è un timore che si vince, basta pensare al motivo per cui si dona“. Entrambe hanno già dichiarato l’intenzione di iscriversi al Registro nazionale di donatori di midollo osseo, scelta che può fare chi ha tra i 18 e i 35 anni, comunicandolo al centro trasfusionale.

Sangue e plasma, un anno di carenza.

“In questo 2022 segnato dalla carenza di sangue e plasma, gli appelli a donare si sono ripetuti e il nostro impegno per stimolare i donatori e avvicinarne di nuovi continuerà sempre. Ma la famiglia Signoretto, mettendoci la faccia, ci aiuta a ricordare in positivo che compiere questo gesto di generosità è appagante e fa stare bene in primis chi lo fa”, evidenzia la presidente di Fidas Verona Chiara Donadelli. “Spesso donare è una tradizione tramandata di generazione in generazione, quindi grazie a tutti i genitori, nonni e zii che promuovono il dono all’interno delle mura domestiche».

Come si dona? Basta essere in buona salute, pesare almeno 50 kg e avere fra i 18 e i 65 anni. Per prenotare la propria donazione basta chiamare il numero verde gratuito 800.310.611 (da fisso), lo 0442.622867 (per chiamate da cellulare), il 339.3607451 (per telefonate/sms) o inviare una mail a prenota.trasfusionale@aulss9.veneto.it. Per ulteriori informazioni: www.fidasverona.it.

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