La guerra in Ucraina piomba su bar e ristoranti di Verona: tra marzo e aprile prezzi in aumento del 12%

Confesercenti Verona, previsti aumenti dei prezzi del 12,26%.

Gas, energia elettrica, farina, pane, olio di semi, pasta, olio d’oliva, caffè: in questo ordine, i rincari dei prodotti si tradurranno in circa un +12,26 sui prezzi. Lo stima Confesercenti Verona, da un’analisi realizzata su un campione rielaborato di 75 imprese, tra pubblici esercizi (bar e ristoranti) e commercianti veronesi.

Alla domanda “Quanto prevede che dovrà aumentare il prezzo dei propri prodotti/servizi a seguito degli aumenti sopra indicati?” la media delle risposte fornisce un dato che supera il 10% e si attesta al 12,26%.

E i rincari potrebbero arrivare molto presto: “Tra marzo e aprile – dice Alessandro Torluccio, direttore Confesercenti Verona – con le prime avvisaglie degli aumenti già notate tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Sembra ormai di essere in un videogioco: appena superato un livello ne arriva un altro più difficile e complesso del precedente. Fino ad ora i ristoratori hanno assorbito questi aumenti senza scaricarli sui consumatori, ma non potrà essere ancora così a lungo”.

Aumenti medi previsti:

OLIO DI OLIVAOLIO DI SEMIPASTACAFFE’FARINAPANEENERGIA ELETTRICAGAS
18,29%25,14%23,77%13,84%29,45%27,67%45,61%49,18%

Le conseguenze della guerra in Ucraina.

L’analisi di Confesercenti Verona conferma l’enorme preoccupazione per il contesto internazionale e per le ripercussioni attese sul mondo della ristorazione e sulla filiera turistica nel nostro Paese. Per Confesercenti, infatti, la guerra Russo-Ucraina non mette attualmente a rischio il corretto e continuo approvvigionamento dei prodotti alimentari, ma il vero problema è che la mancanza di fornitori così importanti sul mercato provocano un violento incremento del prezzo della materia prima che si somma all’esplosione dei costi energetici e logistici.

“Russia e Ucraina rappresentano insieme il 29% del commercio mondiale di grano, il 19% del mais per alimentazione degli animali  e l’80% delle forniture da olio di girasole. Il conflitto in corso sta condizionando ulteriormente i prezzi del grano, che erano già a metà febbraio del 2022, di un 49% sopra la media del 2017- 21, aumentando di un altro 30% da inizio invasione dell’Ucraina”, conclude il direttore di Confesercenti Verona.

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