Consumo di suolo, Verona rimane tra le più sprecone d’Italia

Verona quarta città d’Italia per consumo di suolo.

Il Veneto è la seconda regione d’Italia per consumo suolo. Con 217.744 ettari sottratti alla campagna, la regione viene dopo la Lombardia e prima della Campania. E Verona, dopo Vicenza, è la seconda provincia più sprecona del Veneto, quarta in Italia. Sono i dati contenuti nel nuovo rapporto Ispra sul “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”.

Nello spazio di un anno dal 2019 al 2020 in Veneto sono spariti 682 ettari di verde. Tra le prime sei province italiane per consumo di suolo, ben tre sono venete: Vicenza terza (+172,5), Verona quarta (+166) e Padova sesta (+134,5).

“Il consumo di suolo in Veneto continua a galoppare: nel 2020, 217743 ettari, ben 682 in più rispetto al 2019, nonostante il lockdown. Poco consola che, dopo tre anni, il Veneto ceda il primato alla Lombardia, scendendo di una posizione. Non sono certo numeri incoraggianti, anzi sono destinati a crescere visto il boom della logistica, con nuove edificazioni, anziché puntare sulla rigenerazione”, afferma Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito democratico.

“Ma non è solo la cementificazione a preoccupare – lancia l’allarme Coldiretti Verona -: preoccupa anche il rinnovato interesse per l’installazione del fotovoltaico a terra che nella corsa virtuosa all’energia prodotta da fonti rinnovabili trova nell’accaparramento di terreno fertile una possibile forma di speculazione”.

Treviso guida la classifica delle province più “sprecone” in termini di superficie agricola (41.385 ettari) seguita da Verona (41.199) e Padova (39.914). “La legislazione regionale ha rallentato la cementificazione sfrenata – sostiene Daniele Salvagno presidente di Coldiretti Veneto e Verona – ma sul tema dell’insediamento di impianti fotovoltaici a terra è urgente l’approvazione di una legge che blocchi l’assalto alla diligenza dei terreni agricoli”.

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