I giovani alpini di Verona in visita ai piccoli pazienti di Borgo Trento

Il Gruppo giovani dell’Ana Verona visita l’oncoematologia pediatrica: obiettivo sorrisi e un po’ di spensieratezza.

L’Uovo Alpino, ideato dal Gruppo giovani dell’Ana Verona, è il progetto approdato nel reparto di oncoematologia pediatrica per donare un sorriso ai piccoli pazienti dell’Ospedale della donna e del bambino a Borgo Trento. I ragazzi dell’Ana, insieme al presidente sezionale Luciano Bertagnoli, hanno consegnato una trentina di uova di cioccolato con sorpresa che sarà distribuita direttamente da una delegazione di giovani Penne Nere ai bimbi ricoverati e in day hospital.

Sempre grazie alla sinergia con l’Abeo, Associazione bambino emopatico oncologico, è in fase di organizzazione per giugno un’uscita in Lessinia tra alti pascoli e vecchie trincee. “I nostri ragazzi hanno avuto la brillante idea di impegnarsi anche su questo fronte, per dispensare sorrisi e spensieratezza ai piccoli pazienti del reparto di oncoematologia e non posso, non possiamo, che appoggiarli”, spiega il presidente dell’ANA Verona Luciano Bertagnoli.

L’iniziativa dell’Uovo alpino e la visita alla Lessinia per i piccoli pazienti.

La vendita dell’Uovo Alpino, che ha fatto tappa in piazza Bra domenica scorsa e che proseguirà domenica prossima (il 10 aprile in caso di maltempo) a Peschiera, incrocio via Dante e via Roma, e la relativa raccolta fondi, hanno preso però una piccola pausa proprio per regalare un sorriso ai bimbi dell’oncoematologia pediatrica di Borgo Trento. Le uova di cioccolato sono già arrivate nella sede dell’Abeo e nei prossimi giorni saranno distribuite ai bimbi dai Giovani dell’ANA.

I protocolli di terapie per queste patologie sono molto lunghi, durano 2, 3 anche 5 anni. Ma dobbiamo imparare a guardare a questa malattia anche con il sorriso: le leucemie infantili, ad oggi, guariscono all’85 per cento”, riflette Piero Battistoni, presidente dell’Abeo. “Regalare ai piccoli pazienti e ai loro genitori dei momenti di serena normalità è uno dei nostri obiettivi”.

Appena finita la scuola, bimbi e Penne Nere saliranno insieme alla volta dei monti lessini. Destinazione le trincee vicino a Malga Lessinia, sopra Erbezzo, e gli alti pascoli. Ad occuparsi dell’organizzazione della gita saranno ora i ragazzi dell’ANA, il cui intento è coinvolgere anche alcuni nuclei di Protezione Civile e il nucleo Pet Therapy dell’ANA Verona, già abituata a lavorare con i piccoli.

I campi scuola dell’Ana Verona.

Il Gruppo giovani conta una sessantina di iscritti, capillarizzati su tutto il territorio veronese. Attivi a 360 gradi nella vita dei gruppi alpini cui fanno riferimento, organizzano anche attività ad hoc con incontri e iniziative destinate alle famiglie.

Coordinati da Massimo Venturini, consigliere del direttivo Ana Verona con delega ai Giovani, stanno raccogliendo fondi per i campi scuola dell’Ana che quest’anno saranno 12, di cui uno anche nel veronese, sul Monte Baldo. “Attività molto importanti nel percorso di crescita di ciascun ragazzo che, come Giovani, supportiamo concretamente”, spiega Nicola Quintarelli, segretario del Gruppo Giovani dell’Ana Verona.

Si tratta di cicli di 15 giorni ciascuno, da luglio a settembre, durante i quali ragazze e ragazzi dai 16 ai 25 anni impareranno a condividere la quotidianità, conoscere gli alpini e la montagna incontrando anche i volontari delle varie specialità della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini (cinofili, alpinisti, logisti, addetti all’antincendio boschivo, all’attività idrogeologica, sub e salvamento fluviale, droni, informatica e telecomunicazioni) e della sanità alpina (primo soccorso, logistica ospedale da campo), con attività in aula e di pratica sul campo.

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