Coronavirus: prevedere il verificarsi di nuovi contagi con il progetto FATE

IdentiFica, trAccia e proTEggi contro il covid-19. Tre parole che racchiudono il valore scientifico-sociale dell’innovativo progetto di ricerca FATE.

progettoFate550Un allargato percorso di analisi che punta a prevedere, sulla base del monitoraggio della popolazione, l’evolversi del virus e, in caso di ritorno, la più efficace azione di contrasto.

Tramite campionamento statistico verranno identificate un numero rappresentativo di persone che appartengano a popolazioni cosiddette “sentinella”, in grado di presentare precocemente i segni di diffusione del virus. Dai dati raccolti sarà così possibile mettere in atto tutti gli interventi di prevenzione necessari per evitare la diffusione massiva del virus nella popolazione.

Nella sostanza, l’obiettivo è non farsi trovare più in preparati, per offrire alla cittadinanza, nel minor tempo possibile, la più efficace e coordinata opera di limitazione del contagio. Coinvolti nel progetto Università, Comune e Azienda Ospedaliera universitaria integrata di Verona.

Ad illustrare il sindaco Federico Sboarina. Sono intervenuti anche il rettore dell’università di Verona Pier Francesco Nocini e la dott.ssa Evelina Tacconelli direttrice dell’unità operativa complessa di malattie infettive e tropicali dell’Azienda ospedaliera universitaria di Verona.

“Dobbiamo restare vigili per essere pronti, se ve ne sarà bisogno, ad agire con velocità ed efficace contro il virus – ha precisato il sindaco –. Ci sono molti dubbi su cosa dobbiamo ora attenderci dal futuro. Per questo è importante sapere quelle che saranno le condizione nei prossimi mesi, in particolare cosà potrà succedere a settembre e in autunno rispetto al covid-19. Vogliamo farci trovare pronti.”.

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